Tutti i pregi della cannabis light

I pregi della cannabis light devono essere ricondotti al suo contenuto di CBD, che vanta proprietà terapeutiche e, più in generale, effetti benefici che meritano di essere conosciuti e approfonditi con la massima attenzione. Quando si parla di CBD si fa riferimento a un tipo di cannabinoide non psicoattivo: in altri termini, questa sostanza non causa alcuno sballo, il cosiddetto high che in genere si accompagna alla nomea della cannabis. Il CBD non fa altro che tamponare e lenire gli effetti del THC, da cui dipendono gli effetti psicotropi e anche situazioni meno gradevoli come panico, paranoia e ansia.

Grazie al CBD, anche se il THC viene assunto in dosi consistenti i sintomi di ansia vengono contrastati, mentre si innescano effetti sedativi che limitano i tremori e altre conseguenze negative, tra cui l’aumento del battito cardiaco. Il THC e il CBD si rivelano più efficaci nel momento in cui agiscono insieme che non se assunti in modo separato. è ciò che gli esperti identificano con il nome di effetto entourage.

Ma i vantaggi offerti dalla cannabis light non si esauriscono qui, poiché essa riesce anche a ridurre le infiammazioni e i dolori. I cannabinoidi sono in grado di lenire il dolore perché agiscono direttamente sul sistema endocannabinoide del corpo umano. Diverse prove di laboratorio hanno messo in evidenza che gli effetti analgesici che sono dovuti alla canapa leggera dipendono dall’azione del CBD nei confronti del recettore CB1. Non solo: la sostanza ha la capacità di mitare i sintomi del disturbo ossessivo compulsivo, spesso indicato con la sigla DOC, e del disturbo post traumatico da stress. Si tratta di due differenti forme di ansia, che possono essere alleviate – almeno per ciò che concerne le compulsioni fisiche e mentali che ne derivano – dal ricorso alla cannabis leggera, purché essa abbia un basso contenuto di THC e un alto contenuto di CBD.

Si è concordi nel ritenere, poi, che la canapa light svolga anche un ruolo di primo piano in qualità di antipsicotico: per questo motivo lo si potrebbe impiegare per il trattamento della schizofrenia o in caso di disturbo bipolare, che rappresenta un altro problema di salute mentale. I sintomi psicotici possono essere indotti anche dal THC, che comunque non ha la capacità di provocare patologie mentali, ed è questo il motivo per il quale è meglio privilegiare la cannabis light, dove di THC ce n’è pochissimo. 

Infine, il CBD della canapa light può far passare la nausea. Secondo una ricerca che è stata resa nota nel 2012 attraverso le pagine del British Journal of Pharmacology, il CBD può offrire proprietà antiemetiche. Per evitare che la nausea si trasformi in un problema, per esempio quando ci si sottopone a sedute di chemioterapia o quando si sperimentano situazioni di malesse, si può ricorrere agli oli di CBD, che assicurano un trattamento dei sintomi di rigetto molto efficace, e quindi leniscono il disturbo. Per l’assunzione di oli derivati dalla cannabis light non ci sono controindicazioni, anche perché il loro sapore non è spiacevole e la loro digeribilità elevata.